GRAZIE ALLA BUONA SANITA' IN CALABRIA......ANDIAMO A CURARCI AL NORD


di Peppe Cotroneo - Un mese fa mi trovavo in vacanza nella mia città a Reggio Calabria. Uscendo dall'aeroporto, ho notato nella via che immette in città, dei cartelloni che esaltavano la sanità calabrese. Arrivato a casa, chiedo a mia mamma: "ma la sanità qui è migliorata vero? Lei con sguardo poco convincente mi risponde: "Lo dichiarano i "signori" politici!!!". 

Trascorse le mie vacanze in Calabria, ritorno a Milano. Dopo qualche giorno aver ripreso la mia attività professionale, ricevo una chiamata da un mio caro zio dove mi chiedeva che se da me vi era la possibilità di ricoverarsi, perchè doveva operarsi. Con immediatezza vado e prenoto il ricovero. In dieci giorni viene ricoverato e operato. 

Passato questo periodo, ricevo un'altra chiamata da un mio cugino: "Peppe devo venire su a Milano a farmi dei controlli sanitari". Sapresti indicarmi come arrivare in questa struttura? 

Passati i giorni e fatta la visita, ricevo un ulteriore chiamata questa volta da un amica: "Peppe ho bisogno di essere visitata da un medico per un mio problema di salute". A chi posso rivolgermi? 

Alla terza chiamata, decido di scrivere questo post a lei presidente Scopelliti. Ma era proprio il caso di tempestare la città di manifesti per dire che in Calabria vi è una buona sanità? Siamo per caso già in campagna elettorale? Siamo sicuri di quello che si dice? Dalle telefonate che ho ricevuto non mi sembra. 

Le ricordo che il pronto soccorso della nostra città (Reggio Calabria) è vergognoso. Allora prima di appendere manifesti, ci pensi due volte e cerchi di dare un vero servizio pubblico efficiente, di qualità e che faccia sentire veramente al sicuro il cittadino calabrese.

Abbiamo bisogno di gente capace, che vada ad occupare nelle amministrazioni pubbliche i massimi livelli, non perchè iscritti ad un determinato partito, ma perchè grazie al proprio merito e alle proprie capacità professionali, possono far si che un servizio come quello della salute migliori, e che a trarre vantaggio non sia la casta, ma tutto il popolo indistintamente.

Caro presidente siamo stanchi di queste false promesse. Abbiamo bisogno di concretezza.

Si legga e faccia leggere a tutti suoi colleghi la Costituzione, in modo particolare l'articolo 32.

Buona lettura.

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