Post

Visualizzazione dei post da marzo, 2015

Renzi e il suo governo alzano l'età pensionabile senza dir nulla

Immagine
Ieri 20 marzo il governo Renzi ha alzato l'età pensionabile a 66 anni e sette mesi dal 2016. Naturalmente l'informazione (TG e giornali) non hanno detto nulla, perché complici della dittatura di questo governo non eletto da nessuno e sempre più lontano dalla realtà di noi poveri cittadini. L'età pensionabile sale sempre di più, facendo si che i giovani rimangano eternamente disoccupati, facilitando così la migrazione in terre lontane. Come ci si puó fidare ancora di questa gentaglia? Ricordiamoci che il tempo é denaro e che possiamo uscire da questo tunnel, solo quando li manderemo tutti a casa. Riprendiamoci la libertà!!!!!

Berlusconi "santo subito"

Immagine
Berlusconi ancora una volta risorge..... Per Silvio la Pasqua é arrivata in anticipo, infatti é stato miracolosamente assolto dal processo Ruby. Questa Italia non condanna più i disonesti, ma cerca di condannare ogni giorno il popolo onesto. Certamente Berlusconi grazie ai suoi soldi, alle sue reti televisive, a Renzi e all'informazione malata, riesce sempre a rimanere illeso da tutto ciò che lo riguarda.  Questa Italia andrebbe osservata a testa in giú, per capire che tutto ciò che vediamo e sentiamo quotidianamente é totalmente falso. Ogni volta che abbiamo la possibiltà con quella matita in mano durante le elezioni di fare la rivoluzione, cadiamo subito nel tranello, rieleggendo sempre gli stessi disonesti e corrotti facendoci prendere puntualmente per i fondelli. Ma quando cambieremo questo paese?  <<Lo scopriremo solo "vivendo", comunque adesso ho un pò paura (Lucio Battisti)>>.

LA LUNGA E GLORIOSA STORIA DI REGGIO CALABRIA (14 luglio dell'anno 730 a.C.)

Immagine
<<L'oracolo ha parlato. Il grande dio Apollo ci indica che dobbiamo partire, è l'unico modo per scampare al tremendo flagello e trovare, finalmente, riposo>> disse Teocle l'ateniese. E tutti i Calcidesi, che aspettavano trepidanti che la voce sibillina uscisse dalla fenditura della roccia, assentirono con un cenno della testa. Stremati dalla micidiale carestia che li stava decimando avevano ascoltato di buon grado quell'ateniese che da qualche tempo si era unito a loro nell'isola di Eubea e che li aveva spinti a recarsi a Delfi per interrogare l'oracolo, e ora che il responso era stato ottenuto, non restava che ubbidire al dio e intraprendere la via del mare. Fatti i dovuti sacrifici ad Apollo e alle divinità marine, per propiziarsi venti favorevoli e arrivare sani e salvi a destinazione, i predestinati al lungo viaggio furono estratti a sorte e, dopo aver imbarcato viveri e equipaggio, presero il largo per andare a fondare la città