Preghiera di un giovane contadino sudamericano per augurarvi #BuonAnno



di Arley Tuberqui

Signore,

alla fine di questo anno voglio ringraziarti

per tutto quello che ho ricevuto da te,

grazie per la vita e l’amore,

per i fiori, l’aria e il sole,

per l’allegria e il dolore,


per quello che è stato possibile

e per quello che non ha potuto esserlo.

Ti regalo quanto ho fatto quest’anno:

il lavoro che ho potuto compiere,

le cose che sono passate per le mie mani

e quello che con queste ho potuto costruire.


Ti offro le persone che ho sempre amato,

le nuove amicizie, quelli a me più vicini,

quelli che sono più lontani,

quelli che se ne sono andati,

quelli che mi hanno chiesto una mano

e quelli che ho potuto aiutare,

quelli con cui ho condiviso la vita,

il lavoro, il dolore e l’allegria.

Oggi, Signore, voglio anche chiedere perdono

per il tempo sprecato, per i soldi spesi male,

per le parole inutili e per l’amore disprezzato,

perdono per le opere vuote,

per il lavoro mal fatto,

per il vivere senza entusiasmo

e per la preghiera sempre rimandata,

per tutte le mie dimenticanze e i miei silenzi,

semplicemente… ti chiedo perdono.

Signore Dio, Signore del tempo e dell’eternità,

tuo è l’oggi e il domani, il passato e il futuro, e, all’inizio di un nuovo anno,

io fermo la mia vita davanti al calendario

ancora da inaugurare

e ti offro quei giorni che solo tu sai se arriverò a vivere.

Oggi ti chiedo per me e per i miei la pace e l’allegria,

la forza e la prudenza,

la carità e la saggezza.Voglio vivere ogni giorno con ottimismo e bontà,

chiudi le mie orecchie a ogni falsità,

le mie labbra alle parole bugiarde ed egoiste

o in grado di ferire,

apri invece il mio essere a tutto quello che è buono,

così che il mio spirito si riempia solo di benedizioni

e le sparga a ogni mio passo.

Riempimi di bontà e allegria

perché quelli che convivono con me

trovino nella mia vita un po’ di te.

Signore, dammi un anno felice

e insegnami e diffondere felicità.


Nel nome di Gesù, amen.

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