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Visualizzazione dei post da gennaio, 2020

Va’ ‘nti to’ mamma di Giuseppe Ginestra

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"Quandu ti senti i nerbi pizziàti e ccerchi un pocu i paci peri peri; Quandu tutti ti pigghinu a ppuntàti parenti, amici e ppuru to’ muggheri; quandu cerchi ‘na stampicceddha i luci ammenz’o scuru chi tti struggi ‘u cori, cerchi n’aiutu ma non trovi ‘a vuci i nuddhu mi ti rici ddu’ palori… Allura, sent’a mmia, va’ ‘nti to’ mamma ch’è sempri pronta mi ti rici: “figghiu” cu’ ddha’ vuci ch’è cadda com’a fiamma. Va’ ‘nti to’ mamma, senti ‘u me’ cunsigghio! … Iddha ti ‘mbrazza e, ssi tu sta ciangendu, ti stuia l’occhi cu’ so’ muccatùri… To’ mamma, puru quandu sta’ murendu, i spindissi pi ttia l’urtimi uri! … Quandu ti senti ammenz’o mari ‘u cori iddha è ‘a barca chi tti porta ‘a rriva, va’ ‘nti to’ mamma, pigghia i me’ palori, comu faciva ieu… quandu ll’aviva"! di Giuseppe Ginestra 

“Scusi, lei è uno spacciatore?”: la sceneggiata di Salvini contro l’imputato del popolo scambiata per uno show. Ma è barbarie

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C’è qualcosa di più barbarico, primitivo, violento di ciò che ha fatto Matteo Salvini ieri a Bologna? “Alcuni cittadini dicono che lei è un pusher. Mi fa salire così spiega?”. Così l’ex ministro dell’Interno pur di arraffare i voti dei disperati, dei diseredati, di chi è vittima della droga, di chi spaccia e dei tanti che sono gli “spacciati” delle periferie italiane, citofona all’imputato del popolo, anzi al condannato dalla piazza. I giornalisti che lo circondano, vergognosamente silenti, intravedono nella mossa del leader leghista uno “show” e attendono festosi che il confronto porti a qualcosa di buono. Magari un pugno in faccia, un ceffone, delle manette finte, qualcosa di spettacolare e memorabile. E di show colpevolmente parlano i giornali, interpretando la barbarie come una sceneggiata televisiva. Invece dobbiamo tutti vergognarci. E non già perché siamo sicuri che il tizio, l’immigrato tunisino regolarmente residente, abbia una condotta irreprensibile. Lo dovrebbe sap

Jeevan e il futuro delle protesi dentarie, l'idea rivoluzionaria di un giovane di Reggio

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Cosa c’entrano Cartesio, l’ologramma di Giacomo Puccini, l’orco Shrek e il topino di Ratatouille con… le protesi dentarie? Sono le pietre miliari di una storia avvincente che passa anche per lo Stretto di Messina e risale lo Stivale fino a Genova per condurre ad una innovazione tecnologica destinata a stravolgere (per ora) il lavoro di dentisti ed odontotecnici. La storia ce la racconta il professor Luigi Rubino, docente in radiologia odontoiatrica e capogruppo linee guida nazionali sulla radiologia odontoiatrica in età evolutiva presso il segretariato generale del ministero della Salute: «I professionisti che lavorano sull’implantologia dentaria hanno un problema serio da gestire nella creazione e nel posizionamento delle protesi: pianificare gli interventi chirurgici dentali in una dimensione virtuale anche con l’ausilio dei software più complessi e tradurli poi in applicazione concreta». Cartesio e i suoi famosi assi hanno dato alla scienza l’input giusto per cons

Anna, la prima assistente sessuale per disabili in Italia: “Insegno l’intimità e l’eros”

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Anna e Matteo non hanno mai consumato alcun rapporto. Il ruolo dell’operatore sessuale, a differenza di quanto si possa immaginare, non è quello di insegnare alle persone con disabilità come si fa l’amore. E a spiegarlo è Anna Senatore: vive a Ferrara ma è originaria di Salerno. Ha 46 anni, tre figli e nella vita è un’operatrice olistica. Attualmente è prima tirocinante assistente sessuale in Italia.  Ha seguito il corso organizzato da LoveGiver , l’associazione che da anni si batte per il riconoscimento nel nostro Paese di questa figura ancora deregolamentata, e per otto mesi ha incontrato Matteo Salini, 39 anni, tetraplegico con una laurea in psicologia che vive nella provincia di Parma. “Grazie a lei ho potuto sperimentare delle cose che altrimenti non avrei mai fatto” racconta Matteo. E, ancora una volta, non si sta parlando di sesso. Il ruolo di un OEAS (operatore all'emotività, all'affettività e alla sessualità, è questo il nome tecnico della figura) è piut

Infarto: svelata la complicità di un batterio intestinale

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Scienziati italiani hanno scoperto la complicità di un batterio dell'intestino, Escherichia coli, nell'infarto: il batterio risulta infatti in circolo nel sangue dei pazienti e presente anche nell'arteria ostruita che causa l'infarto. Resa nota sull'European Heart Journal la scoperta è frutto di una ricerca su 150 persone, guidata da Francesco Violi, Direttore della I Clinica Medica del Policlinico universitario Umberto I. La scoperta potrebbe portare allo sviluppo di farmaci per l'infarto, ma soprattutto di un vaccino preventivo per gli individui a rischio. "Siamo partiti dall'intuizione che alcuni batteri intestinali potessero avere un ruolo nello sviluppo dell'infarto - spiega in un'intervista all'ANSA Violi -; da qui abbiamo avviato uno studio che è durato oltre 4 anni e scoperto che i pazienti con infarto acuto presentavano alterazioni della permeabilità intestinale e contemporaneamente il batterio E. coli nel sangue e nel

Bill Gates: «Sono troppo ricco, dovrei pagare più tasse»

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Non è una novità per Bill Gates «lamentarsi» perché è troppo ricco. L’aveva fatto  all’inizio dello scorso anno , è tornato a scriverlo alla vigilia di questo 2020. La seconda persona più ricca al mondo - con un  patrimonio netto di 108,8 miliardi di dollari ,  dati Forbes  ( secondo Bloomberg  a novembre aveva superato Bezos) - è tornata a riflettere sull’ineguaglianza economica. «La discrepanza che esiste negli Stati Uniti tra i redditi più alti e quelli più bassi è molto  più alta di quanto lo fosse 50 anni fa », ha scritto il fondatore di Microsoft in un  post  pubblicato sul blog dal titolo  Inequality in the next decade. What I’m thinking about this New Year’s Eve  (La disuguaglianza economica nel prossimo decennio. Cosa sto pensando alla vigilia del nuovo anno). Bill Gates traduce in parole - ma sul sito  Goalkeepers  della Fondazione aperta con la moglie l’aveva fatto anche con grafici - quanto sancito dai calcoli del Censo americano, in particolare all’ indice Gini  c

Tumori e nuovi farmaci, non giustificato il costo extra

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"Molti dei nuovi farmaci anticancro hanno un ridotto valore aggiunto per i pazienti - in termini di sopravvivenza, qualità di vita o trattamento delle complicanze - rispetto ai trattamenti standard e vedono raramente giustificato il proprio costo extra". E' questa la conclusione di due studi internazionali presentati al Congresso della Società europea di oncologia medica (Esmo) . Il primo studio è stato condotto da istituti francesi di ricerca insieme alla Law School Suffolk University di Boston ed ha valutato la relazione tra il prezzo dei farmaci innovativi ed i loro benefici terapeutici aggiuntivi, rispetto alle terapie standard, sulla base di una scala di parametri fissata dalle autorità sanitarie francesi e dall'Esmo. Sono stati considerati i farmaci innovativi per il trattamento dei tumori solidi registrati dall'Agenzia europea per i medicinali (Ema) tra il 2004 e il 2017, un totale di 36 prodotti. Lo studio ha dimostrato che circa la metà dei n

Auto elettriche e nuove batterie a ricarica rapida

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La recente scoperta di un team di ricercatori americani potrebbe dare una spinta decisiva al mercato delle auto elettriche. Tra i principali ostacoli alla diffusione di questi veicoli, oltre al costo d'acquisto ancora elevato rispetto a quello dei veicoli termici, vi sono infatti la ridotta autonomia e i lunghi tempi di ricarica. Con un articolo pubblicato su Joule i ricercatori della Pennsylvania State University affermano di essere riusciti a mettere un punto un processo di ricarica veloce che in soli 10 minuti permette di aggiungere circa 300 km di percorrenza a un'auto elettrica preservando lo stato di salute delle batterie. Una ricarica così veloce richiede alle batterie di immagazzinare più di 400 kW di energia in pochi minuti: un'operazione finora decisamente controproducente, perché danneggia gli accumulatori. A differenza delle batterie convenzionali, però, che si ricaricano e si scaricano alla stessa temperatura, quella messa a punto da Chao-Yang Wang e

La vita è un'opportunitá, coglila!

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"Proponiti la fedeltá, la puntualitá, le piccole parole amabili, un pensiero per gli altri, un modo nuovo di fare silenzio, di guardare, di parlare e di agire.  Le piccole cose della vita di ogni giorno sono le vere gocce d'amore che mantengono accesa la vita di fede con una fiamma molto viva".

Per il cuore degli over 65 avere un cane è un toccasana

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Il cuore degli over 65 ringrazia Fido. Avere un animale domestico, specialmente un cane, ha una potente azione protettiva cardiovascolare per le persone avanti con gli anni, e non solo. Di questi effetti benefici si è parlato al 64mo congresso della Società Italiana di Gerontologia e Geriatria (Sigg) a Roma. Gli esperti fanno riferimento ad una ricerca, da poco pubblicata su Mayo Clinic proceedings, in cui sono state coinvolte 2000 persone Il 62% di chi convive con un amico a quattro zampe svolge un'adeguata attività fisica, contro il 47% di chi non ce l'ha. Migliorano glicemia, colesterolo, pressione e girovita, con effetti positivi sulla salute cardiovascolare. "Questa ricerca ha confermato che possedere un animale domestico è positivo per la salute", spiega Raffaele Antonelli Incalzi, presidente Sigg, "i dati raccolti mostrano infatti che avere un pet porta a modificare in meglio il proprio stile di vita: il 62% dei padroni fa una quantità ottimal