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Visualizzazione dei post da novembre, 2018

Italia senza figli, Report Istat: 15mila nati in meno nel 2017 (-21%)

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Francesco, Alessandro, Leonardo, Sofia, Aurora, Giulia sono i nomi più diffusi ma di piccoletti da chiamare ce ne sono sempre di meno, complice la crisi economica, l'invecchiamento della popolazione femminile e l'assenza di servizi di sostegno alle famiglie e di politiche di conciliazione vita-lavoro. E l'Italia continua a non essere un paese amico dei bimbi : nel 2017 sono infatti nati 15 mila bambini in meno rispetto al 2016 (-21%) e il tasso di fecondità per le italiane è sceso a 1,24 (1,34 nel 2008). Nell'arco di tre anni (2013-17) le nascite sono diminuite di 45mila unità mentre sono quasi 120mila in meno rispetto al 2008. Un crollo demografico acuito dalla crisi ma di fatto diventato ormai strutturale. Quasi i tre quarti della differenza di nascite sono spiegati dalla diminuzione della popolazione femminile tra i 15 e i 49 anni, in calo di 900mila unità dal 2008, il restante 25% è causato da un calo della fecondità. Questi i trend registrati dal  Report Ista

Gli shoppinati

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Long Island, 5 del mattino, la folla è assiepata davanti alle porte chiuse del grande magazzino, per accaparrarsi le super offerte del Black Friday. Cinque minuti prima dell’apertura prevista, le porte di Walmart crollano verso l’interno sotto il peso della folla. Si riversano nel magazzino a centinaia, uno tsunami di acquirenti isterici travolge completamente gli impiegati, tra cui Jdimytai Damour, un immigrato haitiano che aveva trovato lavoro temporaneo per le vacanze della festa del ringraziamento, è travolto dalla folla e calpestato, calpestato da acquirenti che corrono per entrare nel corridoi. I medici che si precipitano in suo soccorso vengono spintonati e calpestati anche dagli acquirenti. Damour è stato dichiarato morto appena dopo le 6 del mattino. Morì di asfissia, letteralmente calpestato a morte. Nello stesso fuggi fuggi, altri tre sono stati ricoverati in ospedale, tra cui una donna incinta che ha subito un aborto mentre veniva buttata giù dalla folla. Questo av

Edilizia e ambiente, una potenzialità enorme di economia e lavoro

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Le case e gli edifici italiani registrano consumi fra i più alti d’Europa e non è difficile capire il perché. La cementificazione selvaggia, che ha contribuito a dare soldi e potere alle varie caste politiche e costruttori di ogni sorta (basti pensare a dove ha iniziato il suo percorso il palazzinaro Berlusconi), non tiene in nessun conto la qualità degli edifici e men che meno il contenimento energetico. I cementificatori costruiscono tanto, male e in fretta, incassano e poi spariscono . Case che se fossero state costruite con i piedi sarebbero state costruite meglio, che in inverno si trasformano in ghiacciaie e in estate diventano dei forni, con l’ovvio risultato di bollette salatissime. Case che si pagano fior di quattrini, ma delle cui prestazioni non interessa granchè. La casa si compra perché è in centro, perché è vicino al posto di lavoro, perché è in città, perché si pensa che sia un buon investimento e il più delle volte ci si ritrova con un'abitazione di scars

Meridiano Sanità: l'Italia primeggia in salute, ma per salvarsi servono prevenzione e innovazione

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Prevenzione più Innovazione, uguale Valore . Questa l'equazione su cui deve puntare il sistema sanitario italiano, se vuole uscire dalle secche delle disparità regionali e vincere la scommessa della sostenibilità. Il messaggio arriva dal XIII Rapporto Meridiano Sanità, elaborato da The European House-Ambrosetti e presentato oggi a Roma. Un Report da cui l'Italia esce comunque, e a sorpresa, "bene": secondo il Meridiano Sanità Index - elaborato ogni anno per fornire una valutazione multidimensionale delle performance del Ssn in un confronto europeo - considerando lo stato di salute della popolazione, il Paese passa dal terzo al primo posto in Europa. Sotto la lente, aspettativa di vita, tassi di mortalità, indice dei fattori di rischio per gli adulti e tasso di prevalenza standardizzato per patologie croniche ad alto impatto. Decisamente meno bene, e qui si accende la spia prevenzione, l'indice dei fattori di rischio per i bambini, su cui occorre incidere, av

Cani e gatti hanno il senso del tempo?

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<< Soffrono se li lasciamo troppo soli? Ecco che cosa dicono gli ultimi studi di etologia sui nostri amici a quattro zampe >>. Clara Palestrini , etologa specializzata in cani e gatti, ci racconta come i nostri amici a quattro zampe vedono lo scorrere del tempo. Per esempio i cani, dopo poche ore di assenza del capobranco (noi) iniziano a soffrire, ma una volta superate le 4 ore tendono ad abituarsi alla solitudine, una condizione che mal sopportano. I gatti, più autonomi ma dalla personalità più variegata, sono animali più abitudinari: soffrono se lo schema degli eventi quotidiani esce dai binari consueti. Palestrini , nell'intervista registrata dopo il suo intervento a Focus Live , ha anche spiegato perché i cani hanno un senso dell'olfatto molto sviluppato e come questo può essere utilizzato persino per "fiutare" alcune forme di tumori e le crisi epilettiche (per non parlare della malaria ). Intervista a cura di: Elis

Andrea Camilleri ci racconta: "Il Giorno dei Morti"

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Fino al 1943, nella nottata che passava tra il primo e il due di novembre , ogni casa siciliana dove c’era un picciriddu si popolava di morti a lui familiari. Non fantasmi col linzòlo bianco e con lo scrùscio di catene, si badi bene, non quelli che fanno spavento, ma tali e quali si vedevano nelle fotografie esposte in salotto, consunti, il mezzo sorriso d’occasione stampato sulla faccia, il vestito buono stirato a regola d’arte, non facevano nessuna differenza coi vivi. Noi nicaredd i, prima di andarci a coricare, mettevamo sotto il letto un cesto di vimini (la grandezza variava a seconda dei soldi che c’erano in famiglia) che nottetempo i cari morti avrebbero riempito di dolci e di regali che avremmo trovato il 2 mattina, al risveglio. Eccitati, sudatizzi, faticavamo a pigliare sonno : volevamo vederli, i nostri morti, mentre con passo leggero venivano al letto, ci facevano una carezza, si calavano a pigliare il cesto. Dopo un sonno agitato ci svegliavamo all’alba per anda

Effetto serra e cambiamenti climatici: la politica dorme, la natura no

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Venti fortissimi, di una violenza inaudita, mai vista, che nemmeno gli anziani ricordano ; piogge che in pochi minuti fanno arrivare al suolo l’acqua di una intera stagione; straripamenti di fiumi; persone portate via dalla forza delle acque o investite da alberi che cadono; allagamenti; crolli di case e ponti; pali di cavi elettrici che vengono spazzati via; mareggiate che distruggono la costa, danni ingentissimi. La natura presenta il conto dell’effetto serra provocato dalla stupidità e avidità umana; e la politica cosa fa? Zero, nulla, niente.  Ci si accapiglia per ridicoli punti di spread, si rassicurano mercati e banche, si parla di cose assurde, inutili, superflue tranne che di quello che è veramente importante, prioritario e che determina la nostra esistenza. E la cosa più incredibile è che l’unico argomento che regna sovrano sono i soldi, ma stranamente tutti i soldi che si pagano e si pagheranno per i danni da effetto serra, e che sono ben più alti di miseri punti d