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Visualizzazione dei post da 2023

Reggio e quella malattia chiamata Reggina!

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di Peppe Cotroneo - Nelle scorse ore i tifosi reggini sono “scesi in campo” per sostenere la propria squadra del cuore la Reggina 1914.  Possibile che un popolo manifesti in piazza per il calcio? A Reggio si, succede anche questo.   La   sanità, i trasporti pubblici, le strade dissestate, la mancanza di lavoro, i rifiuti che abbelliscono le varie vie della città, bollette salatissime (Tari), case senza acqua potabile, mare in centro città impraticabile, sono un esempio di cose che mancano alla nostra amata città!  Fatico ad accettare questo tipo di atteggiamento, perché credo che sia molto più utile lottare per quei diritti fondamentali che danno benessere e progresso ad ogni singolo cittadino.  È vero vi è tanta gente che lavora all’interno della Reggina e queste persone vanno tutelate e rispettate, ma nello stesso tempo bisognerebbe mettere la stessa voglia e la stessa determinazione nel sensibilizzare e scuotere quella politica parassita, che approfitta di questi momenti di poca luc

Congedo di paternità, in Italia solo 10 giorni e in Spagna 16 settimane: come funziona in Ue e perché se “non trasferibile” fa la differenza

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Erano gli anni Settanta dello scorso secolo e la Svezia già sostituiva il congedo di maternità con quello parentale, concedendo gli stessi giorni a entrambi i genitori, mentre nel 1993 la Norvegia è stata la prima a prevedere un congedo parentale che il padre non potesse trasferire alla madre. Ci sono voluti decenni, ma anche la Spagna prevede 16 settimane non trasferibili e, cosa di non poco conto, retribuiti al 100% dello stipendio. C’è ancora tanta strada perché l’Italia (e altri Paesi europei) non restino indietro rispetto a questi Stati, che davvero hanno messo in campo normative per favorire l’occupazione femminile e la parità dei ruoli nella cura dei figli. E non si tratta dei soli e ‘soliti’ Paesi Scandinavi. Non è un caso, infatti, se quando la segretaria del Partito democratico, Elly Schlein ha chiesto alla premier Giorgia Meloni un impegno per approvare “un congedo paritario pienamente retribuito di tre mesi, non trasferibile tra genitori” ha citato proprio la normativa dell

La politica ignora i poveri, perchè spesso non votano

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Articolo del sito ilfattoquotidiano.it,  “Se, secondo l’Istat, il reddito di cittadinanza in questi anni ha tolto la povertà a più di un milione di persone, con questa ‘Misura di inclusione attiva’ osserveremo un simmetrico effetto negativo e tutte queste persone rientreranno in condizioni di povertà”. Così Chiara Saraceno, sociologa esperta di povertà e politiche sociali, a margine della presentazione genovese del suo ultimo libro, “La povertà in Italia”, boccia lo smantellamento del reddito di cittadinanza e la sua sostituzione con il “Mia”. Nel prendere questa decisione il governo non teme ripercussioni, spiega la ricercatrice che era stata chiamata dal governo Draghi a presiedere il comitato scientifico per la riforma del reddito di cittadinanza, perché “queste persone nella maggior parte dei casi non votano e sono persone rispetto alle quali questo governo, ma non solo purtroppo, ha un profondo disprezzo”. Un disprezzo dei poveri perché colpevolizzati, “perché sono stati raccontat

Il capolavoro del sistema è mettere i disgraziati gli uni contro gli altri...

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di Alessandro Di Battista,  Nelle ultime 48 ore sono sbarcati a Lampedusa oltre 3000 disgraziati. Una cifra spaventosa. Potremmo parlare a lungo di quel che avrebbero detto Meloni e Salvini se non fossero rispettivamente presidente del Consiglio e vice-presidente (nonché ministro dei Trasporti ovvero responsabile della Guardia Costiera). Ma il punto non è questo. Il punto è che nessuno si occupa delle cause. Nessuno osa parlare (e far propria questa battaglia) del diritto a non emigrare. Un diritto che dovrebbe essere garantito (o quanto meno un diritto per il quale occorrerebbe lottare) ai calabresi, siciliani, lucani, palestinesi, siriani, congolesi, guatemaltechi etc. Il capolavoro del sistema è mettere i disgraziati gli uni contro gli altri evitando che le pubbliche opinioni si interessino delle cause della disperazione . Ed è evidente che lasciare la propria casa, la propria terra, i propri familiari, sia un atto disperato. La mancata soluzione diplomatica della guerra in Ucraina

Abbiate il coraggio di essere felici.....

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Puoi avere difetti, essere ansioso e perfino essere arrabbiato, ma non dimenticare che la tua vita è la più grande impresa del mondo. Solo tu puoi impedirne il fallimento. Molti ti apprezzano, ti ammirano e ti amano. Ricorda che essere felici non è avere un cielo senza tempesta, una strada senza incidenti, un lavoro senza fatica, relazioni senza delusioni. Essere felici significa trovare la forza del perdono, la speranza nelle battaglie, la sicurezza nella fase della paura, l’amore nella discordia. Non è solo godersi il sorriso, ma anche riflettere sulla tristezza. Non è solo celebrare i successi, ma imparare dai fallimenti. Non è solo sentirsi felici con gli applausi, ma essere felici nell’anonimato. Essere felici non è una fatalità del destino, ma un risultato per coloro che possono viaggiare dentro se stessi. Essere felici è smettere di sentirsi una vittima e diventare autore del proprio destino. E’ attraversare i deserti, ma essere in grado di trovare un’oasi nel profondo dell’anim