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Visualizzazione dei post da maggio, 2020

L'eccellenza della sanità italiana e gli infermieri eroi. Ma è proprio così?

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di Peppe Cotroneo - Stamane mi è arrivato un sms da una dottoressa amica mia. Grazie alla genialità dei ragazzi del programma Propagandalive su La7, in questo video, spiegano in sintesi cosa è il nostro sistema sanitario italiano e come gli infermieri che in questi due mesi durante la pandemia da coronavirus chiamavamo eroi, sono sfruttati e maltrattati da questo sistema di "cura", che si occupa solo del profitto e poco della salute pubblica.  Buona visione e buona domenica!

Sanità pubblica e ambiente a pezzi: le responsabilità sono solo del coronavirus?

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Immaginiamo per incanto che l’Italia avesse come priorità la salute dei propri abitanti, quindi di conseguenza la tutela dell’ambiente in cui vivono. Se così fosse, la sanità pubblica non sarebbe stata indebolita sistematicamente da ogni governo nel corso degli anni, a vantaggio di quella privata. E se la preoccupazione fosse stata veramente la salute e la prevenzione, perché è stato smantellato nel 2016 il Centro per la Sorveglianza e Prevenzione delle Epidemie (Cnesps) dell’Istituto Superiore di Sanità (Isa)? Quindi, prima si spalancano le porte al virus o chi per lui, indebolendo tutte le possibili difese, poi si grida alla catastrofe e si mettono gli italiani agli arresti domiciliari. Una modalità simile sembra l’esatto contrario della prevenzione e di una modalità di azione per il bene dei cittadini. L’ambiente poi, la cui salubrità determina per la grandissima parte dei casi il recarsi o meno delle persone negli ospedali (basti pensare alle centinaia di migliaia di cancri che de

Ormai c'è una "questione settentrionale"

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Questi quattro mesi di pandemia hanno strappato molti veli e segnalato molte vulnerabilità di sistema, prima di oggi rimosse o coscientemente occultate. Tra queste vi è la “questione settentrionale” ed è tempo che si porti alla luce e ci si metta mano, con ogni mezzo necessario. In Italia da decenni affrontiamo la questione con una visione rovesciata, consentendo che la “questione meridionale” continui ad essere vissuta come l’unico aspetto dello sviluppo disuguale del nostro paese. Come se l’effetto possa consentire alla causa di continuare ad agire indisturbata nel tempo. Ma dopo questi mesi in cui la localizzazione, la diffusione e la risposta alla pandemia di Covid 19 hanno rivelato geografie e comportamenti molto precisi, è tempo di rovesciare una visione falsata e obsoleta: il nostro paese ha una  questione settentrionale  alla quale mettere mano. In questi mesi sono infatti emerse domande cui occorre cominciare a dare risposte. Perché i due focolai di coronavirus, quello i

Coronavirus e contagi in Corea del Sud: le sette mosse che hanno evitato la seconda ondata

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<<Dopo il caso di un 29 enne positivo nel quartiere dei locali notturni di Seul, si è messa in moto la «macchina» coreana. In tre settimane sono stati trovati tutti i positivi legati al ragazzo e testati 46 mila contatti. Ora i contagi sono di nuovo scesi sotto la decina>>. Un «super diffusore» di 29 anni in giro per una notte fra bar e discoteche di Seul e la ripresa dei contagi: l’inizio della seconda ondata? A quanto pare no. La Corea ancora una volta ha messo alla prova il suo sistema di tracciamento anti Covid-19 con successo.  Massiccia opera di tracciamento  L’allarme è scattato dopo l’aumento dei casi che, da zero nuovi positivi al giorno, sono passati in poco tempo a più di 30 positivi al giorno, soglia considerata preoccupante. È successo dopo il primo week end di maggio: una volta trovata l’origine dei casi nelle «notti brave» del ragazzo, il governo coreano è stato capace entro il 18 maggio di bloccare la crescita dei contagi (sono tornati a scendere a poco più

Monouso e disinfettanti, con la pandemia è allarme ambiente

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«Uscire dalla logica del monouso è il primo passo per evitare che l’effetto covid ci faccia perdere terreno sul fronte dell’emancipazione dalle plastiche». Parola di  Mario Tozzi , geologo e divulgatore scientifico, noto al grande pubblico per programmi di grande seguito come il recentissimo “Sapiens. Un solo pianeta”, prodotto da Rai3. «Il mio timore – spiega Tozzi - è che, risolta la crisi sanitaria, come ci auguriamo succeda prima possibile, ripartiremo esattamente dal punto in cui eravamo rimasti.  Ci ritroveremo come, e forse peggio di prima : i segnali ci sono già, pensiamo alla grande quantità di plastica che si genera fra mascherine e guanti. Sistemi di sicurezza che andrebbero confezionati in materiali biodegradabili, idrosolubili, e conferiti in appositi contenitori, non gettati alla rinfusa ovunque, come sta avvenendo.  Pensare che eravamo quasi arrivati a eliminare le plastiche monouso.  Adesso, con l’emergenza sanitaria,  l’allarme plastica è tornato : la paura della crisi

La quarantena ha inciso sul sonno e sull'umore

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La quarantena, terminata nella versione più restrittiva il 4 maggio, ha comportato un grande cambiamento nelle abitudini di vita degli italiani. E' quanto emerge da uno studio dell'Università di Padova.  Il confinamento - secondo la ricerca - se da un lato è stato essenziale per ridurre il numero di contagi, ha avuto un grande impatto (psicologico, economico e sociale) riducendo la qualità della vita delle persone e mettendo a rischio la salute psico-fisica di molti individui. Nicola Cellini del Dipartimento di Psicologia Generale dell'Università di Padova - in collaborazione con Giovanna Mioni dello stesso Dipartimento, Natale Canale del Dipartimento di Psicologia dello Sviluppo e della Socializzazione dell'Ateneo patavino e Sebastiano Costa del Dipartimento di Psicologia dell'Università della Campania - ha analizzato la qualità del sonno in un campione di 1310 persone tra i 18 e 35 anni ponendo a confronto la settimana 17-23 marzo (la seconda di lockdown completo)

Questa "fase 2" in Lombardia è totalmente fuori controllo

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di Peppe Cotroneo - “La situazione nella fase 2 in Lombardia è ancora fuori controllo. Contagi, assembramenti, pochi controlli e irresponsabilità delle persone.  Questo è il mio appello al Presidente del Consiglio Giuseppe Conte e al governatore Fontana”. Non abbassiamo la guardia!

Nel Regno Unito inizia la sperimentazione per capire se i cani possono “fiutare” il coronavirus: ecco come funziona

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Nel Regno Unito è partita ufficialmente la sperimentazione che vede alcuni cani impegnati a “fiutare” la presenza del coronavirus nell’uomo. La prima fase di questo progetto, che ha ricevuto finanziamenti governativi per 500mila sterline (circa 560mila euro), sarà guidata dalla London School of Hygiene & Tropical Medicine, insieme all'ente benefico e alla Durham University.  Lord Bethell, ministro dell'Innovazione, spera che i cani possano fornire "risultati rapidi". Una speranza supportata dalle capacità mostrate da altri quattrozampe già addestrati che sono riusciti a rilevare gli odori di alcuni tumori, della malaria e del morbo di Parkinson.  La sperimentazione verificherà se i "cani Covid" – composti da Labrador e Cocker spaniel – possano individuare il virus nell'uomo da campioni da annusare prima che compaiano i sintomi. Se avessero successo, questi quattrozampe potrebbero “analizzare” fino a 250 persone all’ora.  In più di 10 anni di esperi

Coronavirus: Oms, salute mentale a rischio

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Anche la salute mentale, non solo quella fisica, è a rischio a causa della pandemia di coronavirus. Lo rileva Devora Kestel, direttrice del dipartimento salute mentale dell'Oms presentando un rapporto Onu sul tema.  "L'isolamento, la paura, l'incertezza, le turbolenze economiche, tutti questi elementi causano o potrebbero causare sofferenze psicologiche", ha aggiunto, giudicando probabile un aumento dei casi di malattie mentali, questione che i governi dovrebbero mettere "in primo piano".  "La salute mentale e il benessere di intere società sono state gravemente colpite da questa crisi e sono una priorità da affrontare con urgenza", ha detto la funzionaria dell'Oms ai giornalisti durante un briefing. Il rapporto dell'Onu, con linee guida su Covid-19 e malattie mentali, ha messo in evidenza diverse aree del mondo e parti di società vulnerabili al disagio mentale, inclusi bambini e giovani isolati da amici e dalla scuola, operatori sanita

«Azzeriamo i fondi per nuove armi e destiniamoli a scuola e sanità»

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Culminano oggi con iniziative e conferenze stampa in tutto il mondo (Seoul, Sydney, Berlino, Roma, Barcellona, Washington, Buenos Aires, Rosario, Montevideo alcune tra le città confermate) le “Giornate Globali di azione sulle spese militari” coordinate dalla Global Campaign on Military Spending (GCOMS). Una Campagna «Azzerare per un anno i fondi per nuove armi e stop alla cosiddetta “Legge Terrestre” richiesta dall’Esercito. Sarebbero più di 6 miliardi di euro risparmiati che potrebbero essere investiti per la riorganizzazione scolastica post Covid-19 e per la sanità»: questa la richiesta di Rete Disarmo, Sbilanciamoci e Rete della Pace . «Le armi e gli eserciti non ci garantiranno maggiore sicurezza. Anzi, renderanno sempre più catastrofiche le conseguenze dei conflitti attualmente in corso e quelli futuri - dicono le tre organizzazioni nella lettera aperta - Dobbiamo invece dedicare le nostre energie a costruire dialogo, iniziative di diplomazia, politiche di sicurezza comune. E ciò

Frutta e verdura, la grande distribuzione impone i prezzi agli agricoltori

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Fino a un mese fa raccoglievano frutta e verdura nei campi, tra le province agricole di Forlì, Rimini e Ravenna. La stessa frutta che abbiamo mangiato anche durante l’emergenza Covid-19. Venivano pagati un euro l’ora i 45 lavoratori, pachistani e afgani e quasi tutti richiedenti asilo, costretti a dormire su un materasso sporco di un casolare fatiscente e sfruttati da quattro caporali, che su 250 euro di paga al mese, ne trattenevano 200 proprio per quell’alloggio. Ma nel nostro Paese lo sfruttamento non fa discriminazioni e colpisce stranieri e italiani. Come dimostra la storia di Anna, che in Puglia, lavora ogni anno nel confezionamento dell’uva da tavola. In piedi, per più di 10 ore al giorno, taglia, pesa e sigilla migliaia di scatole senza poter mai alzare lo sguardo dai nastri che le scorrono sotto gli occhi. Anna è una delle migliaia di vittime del sistema che regola le filiere produttive degli alimenti venduti nei supermercati. Basti pensare all’industria del pomodoro in Italia

Clima: meno neve nel 78% aree del mondo

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Meno neve nel 78 per cento delle aree montane di tutto il mondo. Lo afferma uno studio di Eurac Research di Bolzano che, sulla base dei dati raccolti dal 2000 al 2018, fornisce per la prima volta una mappa della copertura nevosa a livello globale. La mappa evidenzia come ci siano zone che risentono dei cambiamenti climatici in misura maggiore. In Sudamerica, ad esempio, più di venti parametri mostrano una tendenza in peggioramento. Sulle Alpi situazione meno grave, ma il settore orientale è più in sofferenza. In particolare anche l'Alto Adige segue un andamento simile, con durata della neve in diminuzione e un marcato ritardo nell'avvio della stagione invernale. "Dopo un inverno poco nevoso, stiamo vivendo una primavera fortemente anticipata. Negli anni gli effetti di questi fenomeni si sommano e allora sì che diventano ben visibili", spiega Claudia Notarnicola, vicedirettrice dell'Istituto per l'osservazione della Terra di Eurac Research e autrice dello studi

Ci sono occhi resistenti e contagiosi....!

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Ci sono occhi resistenti e contagiosi e sguardi che raccontano milioni di vite. Niente come questa tempesta che ci ha travolti ci ha costretto a guardarci dentro e a fare i conti con quella figura con il camice bianco da sempre nascosta tra noi. Dimenticata, ignorata, spesso offesa e calpestata . Distolti dalla sua importanza per ragioni di interesse, di convenienza, di tagli politicamente considerati corretti, di gerarchicamente inferiore o più semplicemente per superficialità abbiamo dimenticato di portarle rispetto. Quel rispetto che oggi assume un peso diverso, e che si, si manifesta facendo silenzio, ma anche guardandolo dritto negli occhi.  #GiornataMondialeDellInfermiere Marco Di Grazia   <<Con questo reportage, hai saputo cogliere l'essenza di questo periodo storico complesso. Buona  Giornata Mondiale dell'Infermiere  a te e a tutti i nostri colleghi>>. Grazie Marco! Peppe C. Questo è il video-foto realizzato da Marco:

Auguri a tutti gli infermieri #GiornataMondialeDellInfermiere

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Anno mondiale dell’Infermiere, Giornata internazionale dell’infermiere, bicentenario della nascita di Florence Nightingale, madre dell’Infermieristica moderna . La pandemia COVID-19 ha “fermato” le presenze fisiche a questa tripla celebrazione – che sarà comunque recuperata appena la situazione lo consentirà – ma non la Federazione Nazionale Ordini Professioni Infermieristiche (FNOPI), che, per la prima volta nella sua storia, ha programmato di onorare la ricorrenza del  12 maggio  esclusivamente on line, contando sul web e sui social, per diffondere, nel corso della giornata, numerosi contenuti inediti dedicati alla professione. “Noi infermieri ci troviamo in questa nuova modalità certamente più asettica, che è diventata però l’unica alternativa possibile agli incontri con colleghi, istituzioni e cittadini per condividere esperienze e saperi – spiega la presidente FNOPI,  Barbara Mangiacavalli  -. Non potevamo creare, proprio noi, occasioni di assembramento, né potevamo pensare di

Fase 2, Ricciardi (Oms): “Se i contagi salgono tra due settimane richiudiamo tutto

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“Se i contagi salgono tra due settimane richiudiamo tutto“. È il monito lanciato nel giorno dell’inizio della cosiddetta “Fase 2” dell’emergenza coronavirus da Walter Ricciardi, consigliere del ministro alla Salute Roberto Speranza e rappresentante italiano del Consiglio dell’Oms, in un’intervista a Repubblica in cui ricorda l’importanza di non abbassare la guardia e di restare ancora a casa perché la lotta contro il coronavirus è tutt’altro che conclusa. “Già da qualche giorno si vedono tante persone in giro. Le situazioni che abbassano il distanziamento fisico mettono a rischio la salute di tutti. Ma voglio ricordare che come si è aperto si può anche richiudere – ha avvisato Ricciardi -. Per farlo abbiamo degli indicatori che ci permettono di prendere misure correttive nel caso di un ritorno dell’epidemia. Le chiusure se le cose vanno male avvengono automaticamente“.  “Non è ancora finita. Restiamo in una fase rischiosa, anzi certe regioni sono ancora in piena fase 1 – ha sottolineat

La finanza parallela della 'ndrangheta

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Arriveranno prima i soldi della finanza parallela della 'ndrangheta o quelli dello Stato italiano? "Sicuramente prima quelli della 'ndrangheta che già li sta dando". Lo ha affermato il procuratore capo di Catanzaro, Nicola Gratteri, rispondendo al direttore del Quotidiano del Sud, Roberto Napoletano. Il magistrato, intervenendo nel corso del forum del quotidiano, ha parlato anche del sistema giustizia: "Se nel 2014, quando feci la mia proposta di riforma delle procedure e di alcuni articoli del Codice penale, una riforma diciamo "di superficie", se avessimo informatizzato, avremmo abbattuto tempi, costi e poteri discrezionali. Se avessimo portato avanti quella riforma che proposi già 6 anni fa, oggi l'Italia sarebbe il Paese al mondo più avanti nell'informatizzazione del processo penale e quindi anche nella lotta alla burocrazia negli altri gangli dello Stato. Sono per un'informatizzazione estrema della Pubblica amministrazione. Perché solo

Manifesto con 18 proposte, via le mafie

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Diciotto proposte rivolte al Governo e al Parlamento, perché ascoltino la voce della società civile, del mondo del lavoro, delle imprese, degli enti locali e di tutti coloro che, hanno a cuore la ripartenza del Paese nella legalità e nella giustizia sociale. Diciotto proposte suddivise in tre aree strategiche per mettere al centro i diritti sociali, assicurare la trasparenza nella gestione degli appalti, prevedere la tracciabilità del sostegno alle imprese , applicando bene e senza scorciatoie le norme che già esistono; garantendo diritti fondamentali, come il lavoro, la casa, il reddito, l'istruzione e la salute; lottando contro tutte le forme di povertà, a cominciare da quella educativa che colpisce le giovani generazioni; recuperando gli oltre 100 miliardi di euro sottratti annualmente alla collettività dall'evasione fiscale, per sostenere la nostra economia e ridurre il carico fiscale alle famiglie italiane.  L'Italia - scrivono le associazioni nel Manifesto- può ripart

La "fase 2" mi terrorizza 😱

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Finalmente la fase 2 tanto voluta, domani 4 maggio sarà messa in atto e questo non mi fa stare proprio tranquillo. Non mi fa stare tranquillo, perchè i contagi ed i morti in alcune zone del paese, vedi Lombardia e Piemonte sono troppo elevati (dati Protezione Civile ).  Sicuramente Matteo Salvini, l'altro Matteo Renzi il bullo e alcuni presidenti di regione come la Santelli , staranno esultando per questa riapertura, tanto acclamata e voluta dal centro destra e da quell'ala monca che fa parte del governo, Italia Viva.  Le cose che più mi terrorizzano sono due: questi pseudo-politici che non hanno rispetto nemmeno per chi ha perso la vita a causa del Covid-19 e le frasi che sento di  alcuni vicini di casa, che pensano che domani 4 maggio sarà un via "liberi tutti". Sicuramente queste persone, sono o i seguaci di certi personaggi politici che ho citato prima, oppure ignorano gli appelli del Presidente Conte, facendo finta di non sentire.  La nostra responsabilità in qu