Meno PIL per tutti
Il PIL (prodotto interno lordo), nel primo semestre è calato dello 0.2%, questo ha messo in crisi il Governo Renzi considerando che siamo in recessione tecnica. La “variazione acquisita” per il 2014, cioè quella che si otterrebbe se di qui a fine anno non ci fossero variazioni, è pari al -0,3%. Non si è salvato nessun settore: è peggiorato l’andamento dell’industria, ma anche quello dei servizi e dell’agricoltura. E nemmeno la domanda estera ha dato un contributo positivo. Come dire che sono calate anche le vendite di prodotti Made in Italy fuori dai confini nazionali. Il livello del Pil è il più basso registrato negli ultimi 14 anni.
Renzi con i suoi 80€, aveva dichiarato a fine marzo, che il PIL sarebbe stato del +0.8 e 0.9%, probabilmente il "ragazzo di Firenze" vive in un'altra dimensione, considerando che la sua priorità da quando ha incominciato a governare il nostro paese, è quella di riformare il Senato (volendo mettere dentro consiglieri regionali e sindaci), la classe politica più indagata e partorire una nuova legge elettorale con il "Re-duce" della politica italiana Silvio Berlusconi, una legge che rafforzerà il potere dei partiti, che nomineranno, senza dare la parola al popolo, i soliti "politicanti" che da 20 anni se ne infischiano di noi, senza puntare sull'occupazione giovanile e sulla detrazione fiscale.
Caro Renzi, continua a camminare a braccetto con un pregiudicato e a vivere nel mondo dei sogni, intanto il popolo italiano si trova con le pezze al culo.
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