Cane-uomo, 19 gesti per capirsi: ecco il nuovo dizionario


È un linguaggio sofisticato quello parlato da Fido. A volte inequivocabile, altre più ambiguo. Perché se per esempio quando si rotola a terra potrete scommettere che sta chiedendo di ricevere qualche carezza, i movimenti della testa, girata da una parte all'altra, possono voler dire tantissime cose in contesti diversi, dalle richieste di pappa a quelle di una passeggiata. A decodificare questo linguaggio del corpo canino è oggi uno studio pubblicato su Animal Cognition da due ricercatori della University of Salford (Regno Unito), interessati a colmare quello che a loro avviso è un gap nella ricerca sulla comunicazione uomo-cane.

CHI CAPISCE COSA?

Infatti, e malgrado una convivenza lunga millenni, la maggior parte delle ricerche condotte finora si è concentrata sulle capacità di Fido di comprendere i gesti umani e non viceversa, scrivono gli autori nel paper. Per questo, nel loro studio, gli scienziati di Salford si sono focalizzati sull'analisi dei gesti che i cani rivolgono ai loro padroni durante le normali attività quotidiane, interessati a decodificarne i significati. 

In particolare i ricercatori si sono interessati ai cosiddetti gesti referenziali, quelli cioè eseguiti con intenzione, diretti verso qualcuno o qualcosa ed elaborati per ricevere una specifica risposta. Tra i più classici dei gesti referenziali nella nostra specie c'è, per esempio, quello del puntare il dito. Studiare questo aspetto del linguaggio nei cani è particolarmente interessante perché questi animali spendono gran parte del loro tempo in comunicazioni interspecifiche, un comportamento teoricamente più impegnativo dal punto di vista cognitivo, rispetto alla comunicazione tra membri della stessa specie, spiegano i ricercatori. 

LE 19 'LETTERE' DELL'ALFABETO GESTUALE DI FIDO 

Gli scienziati hanno così analizzato i gesti eseguiti dai cani immortalati in oltre mille video registrati dai proprietari di 37 cani, mentre gli animali interagivano con loro nelle normali attività quotidiane, legate a quattro richieste comuni dei cani: quali quella di cibo, di un giocattolo o dell'osso, quella di coccole e grattini o, ancora, di aprire la porta. I ricercatori hanno così potuto osservare che esistono almeno 19 gesti diversi che i cani eseguono con l'intenzione di ricevere una specifica risposta. Qualche esempio? Nell'alfabeto canino figurano l'atto di rotolarsi a terra mostrando la pancia, il salto sul posto, quello di nascondere la testa sotto qualcuno o qualcosa, la semplice rotazione in orizzontale della testa, o ancora il sollevamento di una zampa a mezz'aria da seduti o l'atto di spingere il naso contro qualcosa o qualcuno. Questi gesti possono avere differenti significati e al tempo stesso per ottenere la stessa risposta Fido può parlare a volte in modi molto diversi. Così, per esempio, se la rotazione della testa e dello sguardo sono i gesti più comuni e usati in qualsiasi delle quattro richieste, quando l'intenzione è quella di ricevere una carezza i cani possono compiere 14 gesti diversi: non solo rotolarsi, per intenderci, ma anche leccare qualcuno o qualcosa ripetutamente per esempio. 

UN LINGUAGGIO PLASMATO DALLA CONVIVENZA 

Lo studio, concludono gli autori, mostra quanto complesso e articolato sia il linguaggio dei cani, e come questo sia influenzato, neanche a dirlo, dalla convivenza sperimentata dagli animali: "Abbiamo osservato che i cani che vivono con più persone hanno un repertorio di gesti più esteso dal momento che hanno più opportunità di imparare", ha commentato Hannah Worsley, tra gli autori del paper, "Questo implica che i cani sono davvero molto consapevoli che non possono solo compiere un gesti, ma che hanno bisogno che questo gesto sia compreso dal destinatario, se necessario rendendolo più semplici e chiaro". La convivenza influenza il linguaggio del corpo degli animali anche in altri modi: per esempio se un cane è stato addestrato a non saltare, è probabile che utilizzi meno questo gesto rispetto a un altro cane che non ha avuto lo stesso addestramento.
La coabitazione avrebbe influenzato la comunicazione tra le sue specie così tanto da renderle capaci di capirsi al volo, comprendendo l'uno i gesti dell'altro. "Forse un altro motivo del perché uomini e cani sembrano stare così bene insieme" conclude Worsley.

IL DIZIONARIO DEI GESTI:

Per farsi fare le coccole o una grattatina: 


- Dà morsetti o si alza sulle zampe posteriori; 


- Lecca una persona o una cosa; 


- Preme il naso contro la mano; 


- Alza una zampa posteriore; 


- Trascrinarsi in piccoli movimenti; 


- Sporge la testa in avanti; 


- Sdraiarsi sulla schiena: per farsi toccare la pancia; 


- Mette le zampe su un oggetto: se vuole che glielo si dia; 


- Si appoggia su una persona o una cosa: per farsi aprire la porta o un passaggio; 


- Inclina la testa o la strofina, o nasconde la testa, o striscia sotto qualcosa o alza una zampa: per farsi dare un oggetto o un gioco;


Scritto e pubblicato dal sito www.repubblica.it


- (Oggi Pippo in foto con la mia compagna Gabry, ha compiuto 2 anni) -

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