La finanza parallela della 'ndrangheta

Arriveranno prima i soldi della finanza parallela della 'ndrangheta o quelli dello Stato italiano? "Sicuramente prima quelli della 'ndrangheta che già li sta dando". Lo ha affermato il procuratore capo di Catanzaro, Nicola Gratteri, rispondendo al direttore del Quotidiano del Sud, Roberto Napoletano. Il magistrato, intervenendo nel corso del forum del quotidiano, ha parlato anche del sistema giustizia: "Se nel 2014, quando feci la mia proposta di riforma delle procedure e di alcuni articoli del Codice penale, una riforma diciamo "di superficie", se avessimo informatizzato, avremmo abbattuto tempi, costi e poteri discrezionali. Se avessimo portato avanti quella riforma che proposi già 6 anni fa, oggi l'Italia sarebbe il Paese al mondo più avanti nell'informatizzazione del processo penale e quindi anche nella lotta alla burocrazia negli altri gangli dello Stato. Sono per un'informatizzazione estrema della Pubblica amministrazione. Perché solo informatizzando è possibile togliere sacche di clientelismo, sacche di potere e sacche di nero" 


"La farraginosità della Pa è sotto gli occhi di tutti", aggiunge Gratteri, "è necessario che in un Paese all'avanguardia del 2020 vi sia una forma massiccia di informatizzazione. Solo partendo dall'informatizzazione e dal far quasi sparire il contante si può avere una rivoluzione con un significativo contrasto all'evasione e al riciclaggio". "Anche al Nord ci sono i disoccupati e i comuni sciolti per mafia e sindaci che gestiscono le risorse in modo mafioso e clientelare. Basterebbe guardare gli elenchi. Ho proposto all'Anci di mettere a disposizione delle prefetture questi elenchi perché li inviino alla Guardia di finanza. Se il sindaco è mafioso e faccendiere metterà in questi elenchi gli amici e gli amici degli amici. Mi è stato detto: 'ecco il procuratore Gratteri che vuole commissariare i Comuni?'', ha detto ancora il procurato di Catanzaro nel corso del forum al Quotidiano del Sud. "Se fossi un amministratore onesto e per bene tirerei invece un sospiro di sollievo sapendo che il mio elenco viene controllato dalla Guardia di Finanza nell'arco di 48 ore. E voglio fare un esempio più concreto: quando il ministero della Pubblica istruzione ha mandato soldi ai dirigenti scolastici per acquistare pc e tablet, a ritirare uno di questi computer è venuto un signore con una Land Rover da 95 mila euro, la più costosa, quella che ha le maniglie automatizzate, che si aprono appena sfiori la portiera. Ebbene, questo signore risultava nullatenente e disoccupato". Insomma "sarà un paradosso, ma non vorrei si finisse come con il reddito di cittadinanza quando la gente spostava la residenza dall'oggi al domani per rientrare nei requisiti. Per questo io dico: se questi soldi sono pochi almeno cerchiamo di darli a chi ne ha veramente bisogno". 

Rispondendo alla domanda se ad arrivare per prima, andando incontro alle esigenze di chi per anni ha lavorato in nero nella ristorazione o nell'agricoltura e ora si ritrova senza nulla in mano, saranno i soldi dello Stato o quelli della finanza parallela della 'ndrangheta, Gratteri ha affermato: "Tendenzialmente il cittadino teme per la salute. Anche i mafiosi o i pregiudicati che si sono spostati da una parte all'altra d'Italia si sono subito autodichiarati, perché si è visto che anche i giovani possono morire. Per quanto riguarda l'economia non rischio nulla, al massimo un reato che dopo sette anni va in prescrizione. La sanzione non è proporzionata, quando parliamo di violazione delle regole dobbiamo tenere presente la convenienza a delinquere. Fino a quando sarà conveniente delinquere, l'approccio morale è perdente, poteva avere un valore negli anni '50, quando una stretta di mano era un contratto, oggi la gente nega cosa ha detto o cosa ha scritto. Oggi la morale e l'etica in Europa e soprattutto in Italia si sono abbassate tantissimo e se la sanzione non è proporzionata a quello che si andrebbe ad incassare la regola sarà sempre violata. In assoluto i soldi per il malaffare 'sicuramente' arriveranno prima quelli della 'ndrangheta, che già li sta dando. Quanto alla constatazione che questa per lo Stato è una grave sconfitta, Gratteri chiosa: "Niente di nuovo, è la storia che si ripete". 

Secondo il magistrato, "l'obiettivo 'del capomafia non è arricchirsi, ma avere una stanza piena di euro a farli uscire alla luce del sole attraverso il riciclaggio. Nella ristorazione, nelle pompe di benzina o nelle attività dove circola naturalmente tanto contante e dove è possibile riciclare con facilità. Dunque il problema delle mafie si può risolvere in un solo modo: facendo sparire o comunque diminuire in modo significativo il contante". Il procuratore capo di Catanzaro ha poi aggiunto: "Ho parlato col presidente dell'Abi e ho cercato di dire che occorrerebbe cambiare approccio, abbassare la soglia di rischio e degli interessi, altrimenti se crolla il sistema economico italiano crollano anche le banche". Insomma "anche loro - ha aggiunto Gratteri - devono rischiare, uscire dai parametri di sicurezza, finire di prestare i soldi a chi già li ha". 

Usura. "La 'ndrangheta approfitta del bisogno, per questo e' fondamentale e importante sottolineare che la gente si sta fidando di noi, si sta fidando dei carabinieri e le indagini sono nate proprio perche' gli usurati si sono rivolti ai carabinieri di Sellia Marina e a quelli di Soverato" ha detto il procuratore della Repubblica di Catanzaro, Gratteri, commentando le due operazioni antiusura portate a termine, negli ultimi tre giorni, dai carabinieri in provincia di Catanzaro. "A distanza di tre giorni - ha aggiunto il procuratore - due operazioni importanti, per usura. A Cropani marina con la 'ndrangheta di Isola Capo Rizzuto e a Guardavalle nel territorio della Compagnia di Soverato con riferimento alla famiglia Gallace". Il capo della Dda di Catanzaro ha ribadito: "L'usura e' un reato odioso e terribile, del quale abbiamo parlato negli ultimi mesi in maniera incessante e preoccupante. E' importante sottolineare che tutti e due gli usurati hanno denunciato e si sono rivolti agli usurai per pagare debiti di salute o spese per l'attivita' imprenditoriale. Questo e' importante per noi perche' - ha proseguito Gratteri - ci fa capire che siamo sulla strada giusta e la gente crede in noi e invitiamo i tanti altri imprenditori usurati a continuare a fidarsi di noi. Siamo in grado, nelle condizioni e capaci di sviluppare le loro denunce e dimostrare la penale responsabilita' di questi criminali che commettono questo reato cosi' odioso".


(Articolo del sito: ildispaccio.it)

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