Ci vuole più coraggio!

di Peppe Cotroneo - I numeri in Italia del contagio da Covid-19, sono impressionanti. Più di 20 mila casi accertati, che fanno tremare il sistema sanitario nazionale. 
Ieri il presidente Conte ha annunciato il nuovo Dpcm che secondo il mio punto di vista è poco coraggioso e indebolisce alcune categorie. Poco coraggioso, perché alcune regioni come la Lombardia, il Piemonte e la Campania dovrebbero diventare zone rosse, perché qui i contagi e il tracciamento sono fuori controllo. I governatori di queste Regioni, pressano su una non chiusura totale, ma è anche vero che così continuando, la situazione è quasi praticamente sfuggita di mano. 

La scelta della chiusura alle 18 dei bar, dei ristoranti, dei cinema e dei teatri non la condivido, per il semplice fatto che, proprio in questi luoghi, le distanze e le regole si rispettano. Da qui si evidenzia come lo Stato non riesce a fare controlli a tappeto, perché vi è una fottuta carenza delle forze dell’ordine, causa tagli effettuati da 15 anni a questa parte. Perché non impiegare concretamente l’esercito? Forse perché torna utile economicamente tenerlo operativo in Iraq e in Afghanistan? La pandemia è paragonabile ad una guerra, che va combattuta con tutti i mezzi possibili. I controlli dove sono? 

Poi vi è un’altro problema, quelli dei mezzi pubblici e dove la politica fa finta di nulla. Non basta dire smart working e scuole superiori con didattica a distanza, serve un vero controllo sul flusso delle persone che usufruiscono dei mezzi pubblici quotidianamente.

Poi vi è il tema dei temi: la sanità: un ramo quasi sempre maltrattato. Chi mi conosce, sa benissimo come la penso sul Servizio Sanitario Nazionale: <<Credo fortemente che la la nostra salute debba tornare allo Stato Centrale, perché alcuni governatori, hanno gestito l’emergenza con troppa poca competenza, immersi nella confusione e favorendo sempre di più, la sanità privata>>. 

Ci vuole più coraggio da parte del Governo Italiano a fare una rivoluzione in tema di sanità, investendo sull’assistenza domiciliare, sulla prevenzione, sulla formazione e sull’assunzione a tempo indeterminato del personale Medico-Infemieristico.

Un altro problema che si evidenzia nella sanità, è lo screening Covid-19 al personale sanitario. Purtroppo ci ignorano tutti. Ci chiamano eroi, ma poi ci lasciano in balia del virus e, perchè pensano, tanto un infermiere non si ammala di Covid-19. 

Un vero Sistema Sanitario Nazionale, che vuole bene alla popolazione, deve curare e tutelare il personale che quotidianamente garantisce la tenuto del servizio pubblico. 
Dobbiamo pretendere di essere tutelati a 360º. 

Non molliamo e lottiamo insieme questa guerra contro il virus e contro quella parte della politica incompetente e spesso confusa. 

Uniti ci rialzeremo!

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