Cosa c'è nella testa dei bulli di Manduria? Il vuoto

Vittorio Andreoli

"Sono 14 ragazzi che si conoscono da tempo e si frequentano per passare il tempo. Ogni volta si ritrovano un luogo e a un certo punto scambiandosi opinioni sul telefonino arriva la domanda. Cosa facciamo? E qualcuno dice: andiamo a giocare col "pazzo". Vittorino Andreoli, nella striscia quotidiana del Tg5, torna sul caso dei bulli di Manduria e cerca di analizzare le motivazioni dietro ai gesti di questi ragazzi.

"Che cosa c'è nella mente di questi 14 ragazzi? La risposta è: il vuoto. Non c'è nulla", dice lo psichiatra e poi aggiunge: "Ma nel vuoto non è impossibile fare delle cose. Si può fare un'azione crudele e persino positiva". Nel vuoto, però,mancano le direttive, dice Andreoli: "Manca una morale, mancano dei principi e quindi si vive portati non dal pensiero, ma dagli istinti di poter sopraffare e poter mostrare la propria forza".

Come poter arginare questi fenomeni, di domanda lo psichiatra: "Cosa possiamo fare per dei ragazzi che hanno la testa vuota? C'è un'unica parola: educazione. Problema che riguarda le famiglie, la società. Questa è l'emergenza di questo momento storico".

(Scritto e pubblicato sul sito: huffingtonpost.it)

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