I miei auguri di #BuonaPasqua


Da un mese e più siamo in lotta contro il Covid-19, e come ben sappiamo vi sono molti contagiati e purtroppo anche migliaia di vittime. 

Abbiamo impressa nella nostra mente, le immagini delle bare trasportate dall’esercito italiano a Bergamo e non solo. La solitudine, oltre alla sofferenza, sono padroni del nostro tempo e delle nostre vite! 

La guerra è qualcosa che stiamo vivendo anche noi. I nostri nonni e le nostre nonne, durante la seconda guerra mondiale, avevano come sottofondo, le bombe, e ciò che ci accomuna con quel periodo storico, sono i nuovi campi di concentramento, gli ospedali, il dolore. 

La sofferenza vissuta da soli mi spaventa, perché il dolore affrontato insieme ai tuoi cari, è forse più “leggero”, più tollerabile, ma quando si è soli, tutto sembra più difficile e interminabile. 

Dobbiamo ringraziare e pregare per tutti i medici, infermieri e operatori sanitari, che grazie alle loro cure, alla professionalità, cercano di colmare il vuoto della “solitudine” che questo virus sta seminando in tutto il nostro pianeta, magari asciugando una lacrima, oppure stringendo la mano di chi in quel momento combatte tra la morte e la vita. 

Il mondo si sta resettando e stiamo riscoprendo con queste restrizioni, il bello di cucinare insieme alla propria compagna, moglie, figli, genitori, a guardare una serie tv, ad ascoltarsi di più, a giocare e coccolarsi con il proprio cagnolino o gatto, a condividere momenti di riflessione o guardarsi di più negli occhi per dirsi quanti si è fortunati ad avere accanto qualcuno che ti vuole bene.  

Penso anche a chi ha perso il lavoro, a chi ha sempre vissuto in povertà ed oggi purtroppo si sente ancora più solo e più emarginato, in questa società dove la fretta e il successo hanno preso il posto delle cosa che contano di più: <<l'essere umano>>. 

Spero fortemente che questa Pasqua faccia risorgere in noi anche il desiderio di essere sempre solidali in ogni ambiente che viviamo e frequentiamo e magari ci risveglieremo da questo incubo con un pò meno di “egoismo” e con la consapevolezza che l'uomo e la donna hanno bisogno dell’altro per affrontare insieme ogni istante della propria vita

“Cari fratelli e sorelle, indifferenza, egoismo, divisione, dimenticanza non sono davvero le parole che vogliamo sentire in questo tempo. Vogliamo bandirle da ogni tempo”! (Papa Francesco).

Speriamo di poterci riabbracciare presto!

Peppe Cotroneo

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