Ecosconto sulle automobili: ecco perché è la cosa più giusta (per tutti) che il governo potesse fare
Oggi ci ritroviamo a dover spezzare una lancia a favore di
un emendamento incluso nella manovra del governo, ovvero quello riguardante
l’ecotassa sulle automobili. Senza per questo voler smentire le posizioni con
cui MeteoWeb ha fortemente stigmatizzato alcune proposte del governo che
consideriamo antiscientifiche, come quelle in merito ai vaccini. Ma la manovra,
con l’ecotassa, è perfettamente in linea con le esigenze dell’ambiente, del
clima e della nostra stessa salute.
Il riscaldamento globale, le cui conseguenze sono ormai
sotto gli occhi tutti, è una delle prove più evidenti di ciò che la mancata
cura dell’ambiente ha prodotto nell’ultimo secolo. Smog, inquinamento e polveri
sottili sono diventati uno dei più grandi mali che affliggono l’umanità, e
secondo gli scienziati ci porteranno verso danni devastanti se non verranno
presi provvedimenti seri e concreti nel brevissimo periodo. Ovvio che non sarà
sufficiente solo l’ecotassa del governo italiano per vedere dei
cambiamenti in positivo in tal senso, ma è sicuramente un buon inizio e una
delle tante azioni che da qui a qualche anno i governi di tutto il mondo
dovranno attuare. Per ragioni ambientali dunque, ma anche per la salute di
tutti noi cittadini. La connessione tra smog e malattie, come tumori, gravi
allergie e patologie croniche che affliggono le vie respiratorie, è ormai
assodata da tempo.
Dunque, facciamo ordine e cerchiamo di capire cosa succederà
con l’emendamento. Dal 1° gennaio 2019 arriva infatti l’ecotassa che peserà
sulle tasche di quanti vorranno comprare nuove automobili alimentate con
carburante più inquinante. Chi, invece, acquisterà auto più ecologiche avrà
degli incentivi dallo Stato, concreti e immediati. Ad annunciare ieri le nuove
norme contenute nella manovra, una nota congiunta del sottosegretario alle
Infrastrutture e Trasporti, Michele Dell’Orco, e il sottosegretario allo
Sviluppo economico, Davide Crippa.
“Con l’approvazione di un emendamento
alla legge di Bilancio – si legge – è stato introdotto per la prima volta in
Italia un contributo per l’acquisto di autovetture, basato sul meccanismo del
bonus/malus ecologico“. Dall’inizio del prossimo anno e per i successivi tre
“chi acquisterà e immatricolerà in Italia un’autovettura nuova elettrica,
ibrida o alimentata a metano, si vedrà riconosciuto un contributo economico
fino a 6mila euro, calcolato sulla base della CO2 emessa per chilometro. Chi,
invece ne comprerà una nuova alimentata con carburanti più inquinanti, dovrà
pagare un’imposta che, anche in questo caso, sarà legata alle emissioni di CO2
del veicolo“.
Non sono mancate, ovviamente, le polemiche e le bocciature
della nuova misura, soprattutto da parte di metalmeccanici e concessionari
auto, con Fim Fiom, Uilm e Federauto che si sono uniti per osteggiare l’iniziativa
di governo. E addirittura si è detto contrario anche il ministro dell’Interno
Matteo Salvini, dichiarando di essere “assolutamente contrario a ogni ipotesi
di nuova tassa su un bene in Italia già iper tassato come l’auto. Benissimo a
bonus per chi vuole cambiare ma non credo che ci sia qualcuno che ha un euro3
diesel per il gusto di avere una macchina vecchia. Ce l’ha perché non ha soldi
per comprarsi una macchina nuova“. Una dichiarazione, questa, scorretta a
livello concettuale, visto che chi ha già una macchina, come la definisce il
ministro dell’Interno, “vecchia”, non sarà assolutamente gravato da alcuna
nuova tassa.
L’imposta sarà infatti addebitata solo sui nuovi acquisti,
fermo restando che, chi invece compra un’auto ecologica (auto ibride, elettriche
o a metano) avrà un incentivo immediato che può arrivare fino a 6mila euro.
Dunque, a conti fatti, chi sceglierà di comprare un’auto elettrica che costa
24mila euro, la pagherà appena 18mila euro grazie agli incentivi dello Stato.
Invece chi vorrà continuare ad acquistare auto di vecchia concezione con
tecnologie più inquinanti, non potrà usufruire di questo incentivo e pagherà
una tassa ulteriore che nei casi più onerosi potrà arrivare a 400 euro.
Quindi comprando un’auto che costa 17 mila euro, pagherà 17.400 euro.
Praticamente lo stesso prezzo di un’auto elettrica scontata grazie
all’incentivo! Ed è proprio questo il senso del provvedimento: far diventare
conveniente l’acquisto di auto pulite rispetto a quelle inquinanti.
E’ dunque l’ennesimo caso in cui la confusione e la
disinformazione regnano sovrane, condizione in cui l’Italia, a ragion del
vero, versa ormai da tempo. Informarsi, non dare retta ai proclami
semplicistici, e cercare di comprendere a fondo le questioni, dovrebbero essere
delle regole che tutti noi cittadini dovremmo applicare ad ogni argomento di
interesse generale come questo delle ecotasse.
Scritto e pubblicato sul sito: Meteoweb
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