Gli strani viaggi in Calabria
di Peppe Cotroneo - Giorni fa sono atterrato all'aeroporto di Lamezia Terme. Freddo, vento e pioggia mi hanno accolto al mio arrivo. Va bè, ci sta è inverno.
Nell'attesa di ricevere il bagaglio ho iniziato a cercare su internet i treni per Reggio Calabria. Premetto che il mio volo è arrivato alle 14.45. Cerco e noto che il primo treno utile per Reggio è quello delle 14.45 di euro 19.50€ (2 ore per percorrere 126 km).
Fin qui niente di strano o facciamo finta che sia così. Il secondo treno disponibile? Alle ore 17.45 prezzo 28.50€ (tempo di percorrenza 1.43 min). Complimentoni regione Calabria.
Possibile che ancora a questa "splendida" classe politica, non gli è entrata bene in testa che la mobilità efficiente, veloce ed ed economica, fa muovere il turista? Fa spostare il cittadino da un punto all'altro della regione e non solo?
È naturale che poi compagnie di bus privati, speculino fortemente su questa situazione penosa dei trasporti, infatti per la tratta Lamezia-Reggio Calabria il costo è di 20 € la domenica e di 15 € durante la settimana. Perché? Cosa cambia? Per caso devi pagare il pedaggio autostradale doppio? Ah dimenticavo, i pedaggi in Calabria non esistono.
Allora cosa giustifica questo comportamento speculativo da parte di questi enti privati?
La carenza di una politica seria dei trasporti, che vuol dire disincentivare lo spostamento dei cittadini e dei turisti.
Un'altro buco nero nella nostra splendida regione, riguarda la carenza di voli low-cost dall'aeroporto di Reggio Calabria, tante volte annunciati, ma mai attivati.
Ad aprile sembra che dovrebbero approdare all'interno della pista del Tito Minniti, sarà vero? Lo scopriremo solo vivendo!
Ad aprile sembra che dovrebbero approdare all'interno della pista del Tito Minniti, sarà vero? Lo scopriremo solo vivendo!
Dove sono tutti quei politici che in campagna elettorale hanno detto di voler fare decollare una volta per tutte, la mobilità in Calabria?
Sono sicuro che in questo momento sono ad abbuffarsi di privilegi all'interno del palazzo regionale, a pensare come essere rieletti il prossimo giro e ad accontentare qualche "compare" imprenditore massone, perchè garante di un importante bacino di voti.
Allora dove andremo a finire? Noi cittadini vicini e lontani di questa straordinaria terra, che cosa vogliamo fare? Vogliamo rimanere in silenzio e lasciare che tutto vada così? Oppure lottare, andare in piazza, protestare sotto quel palazzo del potere ormai ostaggio della borghesia e dell' ndrangheta, gridando a gran voce che non vogliamo essere cittadini di serie C?
Credo che la nostra unica arma, sia ancora quella matita il giorno delle prossime elezioni. Usiamola bene, pensando al presente e al futuro della nostra terra.
Allora svegliamoci che il tempo di pausa è terminato!
Commenti
Posta un commento