Morto per essere amico dei bambini. Il cane Camillo avvelenato da sconosciuti


È successo a Bottrighe, in provincia di Rovigo. Il meticcio di otto anni era diventato inseparabile per un bambino affetto da disabilità.

È morto per mano crudele di alcuni ignoti che non apprezzavano la sua presenza. Camillo, un cane meticcio di otto anni, è stato ucciso a Bottrighe (in provincia di Rovigo) dopo aver mangiato del cibo contenente veleno per lumache. Una fine terribile tra dolori lancinanti. Il decesso è avvenuto dopo qualche ora dall’incidente in una clinica veterinaria.

Era stato adottato nel 2016, poi affidato a un’associazione perché il suo primo proprietario si era fortemente ammalato. Un quattrozampe che era amico dei bambini. Li faceva continuamente sorridere come può confermare un giovane di sette anni affetto da disabilità, che era diventato il suo migliore compagno di vita e lo aveva portato con sé a casa.

Addolorata profondamente è la famiglia del bambino. Una ferita troppo grande è stata lasciata dalla morte dell’animale. «Se a qualcuno dava fastidio - ha commentato la mamma del ragazzo - poteva dirmelo, avrei provveduto tenendolo magari in casa, anziché in giardino, nelle ore più delicate del giorno. Ma ammazzarlo è stato un atto di grandissima crudeltà, inciviltà e vigliaccheria».

Alla voce della donna si unisce anche quella dell’ex sindaco di Bottrighe, Massimo Barbujani, che qualche giorno fa su Facebook ha postato un post su Camillo. «Ci sono troppi imbecilli in giro. Vergognatevi», aveva scritto con forza.

«Sono sconcertato e avvilito - ha anche detto Barbujani in visita alla mostra canina di Albarella -. Vedere cose di questo tipo dispiace moltissimo e fa star male. Penso, ahimè, che gli imbecilli si trovino in ogni dove, sono vigliacchi bastardi. A questo punto invito la signora la presentare denuncia ai carabinieri e lancia un messaggio di incoraggiamento al piccolo». «Mi prendo io il compito - ha infine assicurato - di accompagnare il bambino nel canile provinciale a Fenil del Turco per trovare un nuovo amico».

(Scritto e pubblicato sul sito: lastampa.it)

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